Ogni estate alcune spiagge della Sardegna limitano gli ingressi per proteggere ambienti delicatissimi e garantire un’esperienza più piacevole a chi le visita. In pratica significa che, in determinati periodi e fasce orarie, si accede solo con prenotazione e talvolta con un piccolo contributo o con regole specifiche sull’attrezzatura consentita. Questa guida ti aiuta a capire come muoverti: quando prenotare, dove cercare le informazioni aggiornate, come organizzare la giornata e quali “piani B” considerare se non trovi posto.
Perché alcune spiagge sono a numero chiuso
Acque basse, fondali sabbiosi, dune fragili e posidonia da tutelare: sono gli elementi che rendono certe cale iconiche e allo stesso tempo vulnerabili. Le amministrazioni locali stabiliscono tetti massimi di presenze e modalità di accesso per evitare sovraffollamento, erosione e comportamenti scorretti. Il risultato, per chi entra, è una spiaggia più vivibile e un mare che conserva la sua trasparenza. Per te, viaggiatore, cambia soprattutto la pianificazione: non basta arrivare presto, serve prenotare.
Come funziona la prenotazione (passo dopo passo)
Il meccanismo è semplice: per i giorni più richiesti si apre una finestra di prenotazione tramite sito o app del Comune/gestore. Scegli la data, inserisci i nominativi e confermi. In alcuni casi è previsto un ticket simbolico o un contributo per i servizi ambientali; altrove la prenotazione è gratuita ma obbligatoria. Riceverai una mail o un QR da mostrare al varco insieme al documento.
All’arrivo potresti trovare controlli all’accesso e indicazioni su aree riservate, corridoi di lancio per mezzi in mare, zone interdette e regole sull’attrezzatura (per esempio, stuoie invece di teli o viceversa). La fascia oraria è importante: molte spiagge applicano limiti alla permanenza nelle ore centrali, altre dividono la giornata in turni; presentarsi nell’orario esatto evita discussioni e ti fa godere il tempo pieno prenotato.
Quando prenotare (e come azzeccare il giorno giusto)
Se viaggi in alta stagione o nei weekend, pensa alla spiaggia come a un museo molto richiesto: la prenotazione si fa con anticipo, specialmente per le date centrali di luglio e agosto. Chi ha flessibilità può puntare su giugno e settembre, mesi splendidi per colori e clima, con minore pressione sulle disponibilità. In ogni caso, il meteo e il vento contano quanto il calendario: con maestrale molte spiagge del nord-ovest risultano esposte, mentre con scirocco soffrono le baie più riparate a est. Prima di bloccare la data, dai un’occhiata alla direzione del vento e scegli litorali coerenti: anche la spiaggia più celebre perde magia se esposta alle raffiche.
E se non trovo posto? Piani B a portata di mano
Capita di non riuscire a prenotare nel giorno esatto. Non è un problema: in Sardegna esistono alternative bellissime a pochi chilometri. Nelle zone più famose troverai quasi sempre una spiaggia con accesso libero, magari un po’ meno nota ma ugualmente scenografica. Un accorgimento utile è mappare tre opzioni nella stessa area: la “prima scelta” (su prenotazione), la “seconda” riparata dal vento di giornata e una “terza” più ampia con parcheggio comodo. Così eviti giri a vuoto e trasformi un imprevisto in una scoperta.
Dove alloggiare per semplificare accessi e orari
Se il tuo obiettivo è vivere una o più spiagge regolamentate, conviene scegliere una base vicina: dormire a pochi minuti dal varco riduce gli imprevisti e ti permette di rientrare per la pausa più calda. I nostri residence sono perfetti per questo tipo di pianificazione: orari elastici, cucina privata per colazioni e pranzi smart, parcheggio e spazi dove riorganizzare la borsa mare.

